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Critica e trattatistica del barocco. Tesauro e la critica barocca. Madame reali fra i Savoia. Alessandro Tassoni

Critica e trattatistica del barocco Tesauro e la critica barocca Emanuele Tesauro Emanuele Tesauro  Il Cannocchiale Aristotelico Nobile piemontese, ex gesuita, Emanuele Tesauro visse alla corte di Torino, in forte rapporto con la nobiltà brillante e rissosa del Seicento.  Non tutta la trattatistica teorica sull'acuteza a metà Seicento muove dalle esigenze moderate che condizionano le regole del Peregrini e del Pallavicino.  Il più celebre trattato sul concettismo, Il Cannocchiale aristotelico di Emanuele Tesauro, se ha in comune con i moderati l'impegno di regolamentazione del nuovo stile, non ne condivide la risentita polemica contro le esagerazioni, è animata anzi da un vibrante entuusiasmo per il meraviglioso potere della argutezza.  Gran madre d'ogni ingegnoso concetto, chiarissimo lume dell'oratoria e poetica  elocuzione, spirito vitale delle morte pagine, piacevolissimo condimento della civile conversazione, ultimo s
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Romanzo italiano del Novecento. Premessa metodologico-storica. Gli snodi stilistici e letterari fra Otto e Novecento

Romanzo italiano del Novecento Premessa metodologico-storica Gli snodi stilistici e letterari fra Otto e Novecento Giacomo Leopardi Nello svolgersi del proprio iter (storico, tematico, strutturale, ideologico), la letteratura si è spesso imbattuta in pietre d'inciampo che ne hanno ostacolato la linearità del percorso oppure che è riuscita ad aggirare. La storia letteraria è tutta un susseguirsi di movimenti e di poetiche, ora contraddittori, ora progressivi, che hanno determinato un evolversi di rivoluzioni lingustiche, strutturali, formali che non hanno segnato soltanto il tempo della letteratura, ma anche il costituiri del gusto, della sensibilità, del costume, dell'essenza della società e dell'uomo stesso. Ogni operazione di scrittura compiuta dallo scrittore non è mai stata un gesto di sempplice risoluzione formale di un atto compositivo. In ogni momento l'esercizio della parola si è sempre scontrato con degli snodi che sigono di essere sciolti s

L'inutilità della guerra

"Pur senza giungere all'estremismo di Marinetti che considerava la guerra "la sola igiene del mondo", circolava fra gli intellettuali italiani l'idea che il confronto bellico, ancorché doloroso, fosse comunque necessario; un passo obbligato per attuare una rigenerazione morale ritenuta indispensabile per un paese come l'Italia, appena formatosi come nazione e con qualche conto ancora aperto sul piano dell'irrdentismo." Da Romanzo italiano del Novecento di Sergio Pautasso Non c'è nessun vantaggio nella guerra e nessuna necessità di farla, serve solo a far diventare le persone più cattive, a produrre negatività e morte. Se tutte le persone a livello globale, vivessero seguendo il buon senso, la guerra non sarebbe più necessaria.  Madame Vrath http://madamevrath.blogspot.it/ http://riflessionidamadamevrath.blogspot.it/ http://lastoriaumana.blogspot.it/ http://www.filosofiealternative.filosofiealternative.com/ http://www.ps

I miti greci. Presentazione

I miti greci Presentazione Robert Graves  Il mito è bisogno di spiegare la realtà, di superare e risolvere una contraddizione della natura, il mito è spiegazione di un rito, di un atto formale che corrisponde a esigenze della tribù, il mito è struttura delle credenze di gruppo, di un etnos, ma il mito è innanzi tutto un racconto, c'è una storia da presentare ce ha lati terribili, ma anche spesso risvolti patetici o sorridenti, ci sono dei personaggi in azione, una trama che si snoda.  Il corpus delle leggende degli antichi Greci, è stato riproposto più volte anche per questo motivo, nell'ultimo trentennio in sistemazioni rigorose di sapiente architettura, di utile consultazione. Robert Graves, non si limita alla nuda e cruda elencazione dei fatti, ma colma l'ordito con una serie di considerazioni che illuminano dal di dentro protagonisti e comparse, che intendono dare spessore morale e psicologico agli avvenimenti. Graves cuce le vicende, senza spingersi

Forma e contenuto

Assurda è la pretesa dell'individuo di fissarsi in una <<forma>>, perché lo spirito umano, muta da uomo a uomo, da un momento all'altro si sdoppia. Da qui la ribellione, l'urto con il mondo e la società, che vorrebbero costringerci a stare al gioco, mentre noi ci sentiamo spinti alla libertà, a vivere secondo il nostro <<contenuto>> e non secondo la <<forma>> che gli altri ci impongono.   E' possibile vivere secondo il nostro <<contenuto>> a dispetto della "mediocrazia", che ci spinge a vivere secondo la <<forma>>, cominciando con il credere a quello che vediamo e non a quello che ci dicono di credere, ad usare la <<forma>> per rendere materiale il <<contenuto>>, a difendere quello che sappiamo essere giusto, anche con il rischio di perdere persone alle quali siamo legati per abitudine o parentela. Il problema sta proprio nella paura di tutto questo, di essere giudicati

Luigi Pirandello. I momenti fondamentali della concezione pirandelliana della vita e lo svolgimento dell'arte di Pirandello

LUIGI PIRANDELLO I momenti fondamentali della concezione pirandelliana della vita e lo svolgimento dell'arte di Pirandello Luigi Pirandello L'attività più intensa del Pirandello si svolse in un momento particolarmente tormentato della nostra storia e cioè nel trentennio che va dal 1900 al 1930. Sono gli anni in cui si prepara la prima guerra mondiale. Fu un periodo confuso non soltanto sotto l'aspetto politico e sociale, ma anche in quello letterario. Già negli ultimi decenni dell'Ottocento, nella letteratura e particolarmente nel teatro, si cominciò ad avvertire un senso di stanchezza e di amara delusione, che rispecchiava la società borghhese post-risorgimentale. Al positivismo, che aveva esaltato l'intelletto umano come capace di costruire un nuovo mondo di felicità sociale e di grande progresso, subentra il decadentismo con la sua ansia metafisica, col gusto dell'ignoto e dell'inconscio, con le sue incertezze e le sue contraddizioni. In

I padroni del prossimo

"La nostra vera personalità, il nostro <<volto>> rimangono soffocati sul nascere da una <<maschera>> che gli altri e impongono dall'esterno e in base alla quale noi viviamo; la società ci coarta con i suoi pregiudizi e le sue consuetudini, che finiscono per inaridire lo slancio vitale o per fare di noi personalità schematizzate, senza volto".   Fortunatamente chi ci obbliga ad indossare maschere, chi agisce nel contesto in cui viviamo condizionando la nostra esistenza e le nostre scelte; è fatto solo di carne, sangue e quella dose di energia sufficiente alla durata dell'esistenza terrena:  materia che invecchia e muore. Perseverando nel vivere il presente in modo positivo, diventiamo liberi da coloro che (non si capisce in base a che cosa), si sentono padroni della nostra vita.  Madame Vrath http://filosofiealternative.blogspot.it/ http://riflessionidamadamevrath.blogspot.it/ http://madamevrath.blogspot.it/ http://angel