Passa ai contenuti principali

Ottocento. Storia e cultura

Ottocento. Storia e cultura


Napoleone Bonaparte. Colpo di stato 1799

La congiura Termidoriana del luglio 1794 pose fine alla fase della repubblica giacobina e del terrore, ma aprì nello stesso tempo un periodo in instabilità politica, il cui colpo di stato del 18 brumaio 1799 e l'instaurazione del regime napoleonico. Con esso la Francia conosceva un esito moderato e borghese dell'intero processo rivoluzionario, entrando in una fase di pacificazione interna che poggiava sull'ordine sociale garantito dal potere assoluto di Napoleone.

Come gli eventi rivoluzionari del 1789 – 94, così la dittatura del Bonaparte fu gravida di conseguenze per l'intera Europa, per quella parte del continente che conobbe la conquista delle armate napoleoniche. Il sistema di dominio francese fu rigidamente accentrato, e non poté quindi che deludere le speranze di quanti avevano scorto nella Francia e in Napoleone gli alfieri del rinnovamento e della libertà. L'”esportazione” napoleonica della sostanza della rivoluzione, o almeno dei suoi aspetti borghesi e antifeudali investendo le arcaiche strutture sociali e la frantumata geografia politica di alcune aree europee, come l'Italia e la Germania, mise in  moto processi di grande rilievo. Questa compresenza di rinnovamento e conservazione, libertà e dispotismo tensioni ideali e loro delusione, costituisce lo sfondo della  cultura europea e italiana nel periodo che va dalla rivoluzione francese al Congresso di Vienna

https://www.facebook.com/MadameVrath/
https://plus.google.com/u/0/+MadameVrath

Commenti

Post popolari in questo blog

I Promessi sposi. Introduzione. Significato storico e valori perenni del romanzo

SIGNIFICATO STORICO E VALORI PERENNI DEL ROMANZO Lucia Mondella. I Promessi sposi Sullo sfondo dei suoi tempi, il romanzo manzoniano rappresenta lo spirito del 1827. Tra una formulazione e un'altra, la narrativa ebbe, cioè, modo di variare d'obiettivi e interessi. E poté sorgere il tempo in cui il romanzo manzoniano avrebbe subìto un'eclissi di fama all'insegna del laicismo classicistico carducciano, oppure, ai nostri giorni, di un'esigente interpretazione laicistica e sociologica. E'stato facile constatare nei Promessi sposi l'affluire  più o meno evidente di linee narrative quali il romanzo storico, il romanzo nero,  il prelievo del tema della fanciulla  iniquamente oppressa, il primo affacciarsi,  al di là del realismo romantico, del determinismo naturalista. Meno è stata rilevata, la parte spirituale e religiosa, deviata per lo più in inchieste  sul maggiore o minore giansenismo o neutralizzata a favore  di una infusione idealistico - st...

Luigi Pirandello. I momenti fondamentali della concezione pirandelliana della vita e lo svolgimento dell'arte di Pirandello

LUIGI PIRANDELLO I momenti fondamentali della concezione pirandelliana della vita e lo svolgimento dell'arte di Pirandello Luigi Pirandello L'attività più intensa del Pirandello si svolse in un momento particolarmente tormentato della nostra storia e cioè nel trentennio che va dal 1900 al 1930. Sono gli anni in cui si prepara la prima guerra mondiale. Fu un periodo confuso non soltanto sotto l'aspetto politico e sociale, ma anche in quello letterario. Già negli ultimi decenni dell'Ottocento, nella letteratura e particolarmente nel teatro, si cominciò ad avvertire un senso di stanchezza e di amara delusione, che rispecchiava la società borghhese post-risorgimentale. Al positivismo, che aveva esaltato l'intelletto umano come capace di costruire un nuovo mondo di felicità sociale e di grande progresso, subentra il decadentismo con la sua ansia metafisica, col gusto dell'ignoto e dell'inconscio, con le sue incertezze e le sue contraddizioni. In...

Gabriele D'Annunzio, Nella prosa notturna la critica più recente scorge un D'Annunzio diverso e più sincero

GABRIELE D'ANNUNZIO NELLA PROSA NOTTURNA LA CRITICA PIù RECENTE SCORGE UN D'ANNUNZIO DIVERSO E PIù SINCERO Per molti anni l'orientamento della critica nei riguardi dell'opera e della personalità del d'Annunzio è rimasto fedele al saggio che il Croce scrisse a tale proposiito fin dal 1903. Il Croce innanzi tutto fece una netta distinzione tra la vera personalità dannunziana e quelle false che il poeta stesso e gli altri gli imposero il falso buono, il falso eroe, il falso mistico, il falso profeta ecc. La personalitàvera resta quella di un sensuale, anzi di un <<dilettante di sensazioni>> privo di <<umanità>> e di una qualsiasi carica ideale. Il Gargiulo confessava sostanzialmente la tesi crociana, definendo il D'Annunzio un poeta <<privo di interiorità>>, ma grande <<lirico paesista>>. Il Flora riduceva il motivo della sensualità alla <<presenza dell'animalità o bestialità>>: tutti ...