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Visualizzazione dei post da 2018

Critica e trattatistica del barocco. Tesauro e la critica barocca. Madame reali fra i Savoia. Alessandro Tassoni

Critica e trattatistica del barocco Tesauro e la critica barocca Emanuele Tesauro Emanuele Tesauro  Il Cannocchiale Aristotelico Nobile piemontese, ex gesuita, Emanuele Tesauro visse alla corte di Torino, in forte rapporto con la nobiltà brillante e rissosa del Seicento.  Non tutta la trattatistica teorica sull'acuteza a metà Seicento muove dalle esigenze moderate che condizionano le regole del Peregrini e del Pallavicino.  Il più celebre trattato sul concettismo, Il Cannocchiale aristotelico di Emanuele Tesauro, se ha in comune con i moderati l'impegno di regolamentazione del nuovo stile, non ne condivide la risentita polemica contro le esagerazioni, è animata anzi da un vibrante entuusiasmo per il meraviglioso potere della argutezza.  Gran madre d'ogni ingegnoso concetto, chiarissimo lume dell'oratoria e poetica  elocuzione, spirito vitale delle morte pagine, piacevolissimo condimento della civile conversazione, ultimo s

Romanzo italiano del Novecento. Premessa metodologico-storica. Gli snodi stilistici e letterari fra Otto e Novecento

Romanzo italiano del Novecento Premessa metodologico-storica Gli snodi stilistici e letterari fra Otto e Novecento Giacomo Leopardi Nello svolgersi del proprio iter (storico, tematico, strutturale, ideologico), la letteratura si è spesso imbattuta in pietre d'inciampo che ne hanno ostacolato la linearità del percorso oppure che è riuscita ad aggirare. La storia letteraria è tutta un susseguirsi di movimenti e di poetiche, ora contraddittori, ora progressivi, che hanno determinato un evolversi di rivoluzioni lingustiche, strutturali, formali che non hanno segnato soltanto il tempo della letteratura, ma anche il costituiri del gusto, della sensibilità, del costume, dell'essenza della società e dell'uomo stesso. Ogni operazione di scrittura compiuta dallo scrittore non è mai stata un gesto di sempplice risoluzione formale di un atto compositivo. In ogni momento l'esercizio della parola si è sempre scontrato con degli snodi che sigono di essere sciolti s

L'inutilità della guerra

"Pur senza giungere all'estremismo di Marinetti che considerava la guerra "la sola igiene del mondo", circolava fra gli intellettuali italiani l'idea che il confronto bellico, ancorché doloroso, fosse comunque necessario; un passo obbligato per attuare una rigenerazione morale ritenuta indispensabile per un paese come l'Italia, appena formatosi come nazione e con qualche conto ancora aperto sul piano dell'irrdentismo." Da Romanzo italiano del Novecento di Sergio Pautasso Non c'è nessun vantaggio nella guerra e nessuna necessità di farla, serve solo a far diventare le persone più cattive, a produrre negatività e morte. Se tutte le persone a livello globale, vivessero seguendo il buon senso, la guerra non sarebbe più necessaria.  Madame Vrath http://madamevrath.blogspot.it/ http://riflessionidamadamevrath.blogspot.it/ http://lastoriaumana.blogspot.it/ http://www.filosofiealternative.filosofiealternative.com/ http://www.ps