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Visualizzazione dei post da 2016

La Figlia di Jorio è una fervida rappresentazione delle passioni e superstizioni barbariche d'Abruzzo

La <<Figlia di Jorio>> è <<una fervida rappresentazione delle passioni e superstizioni barbariche d'Abruzzo>> Mila di Codro, La figlia di Jorio Uno degli aspetti nuovi del teatro italiano del Novecento è, l'abbandono dell'imitazione francese per un ritorno a fonti e a ispirazioni nostrane. Un contributo indubbiamente notevole al rinnovamento del teatro italiano fu dato dal D'Annunzio, il quale nei primi drammi in prosa (La città morta, La Gioconda, La Gloria), scritti negli ultimi anni dell'Ottocento, si richiamava alla tragedia dell'antica Grecia; tuttavia l'abuso della parola, la sonorità verbale e l'ostentato componimento oratorio dimostrano che si trattava di una innovazione soltanto formale. Maggior successo e più ampio consenso di critica riportò invece la Francesca da Rimini (1902), una tragedia in cinque atti, in cui il D'Annunzio abbandona la prosa troppo sonora e usa il verso. <<Poema di sangue e di

Ispirazione panica e sensuale nelle migliori liriche di Alcyone

  Ispirazione panica e sensuale nelle migliori liriche di <<Alcyone>> La pioggia nel pineto La sera fiesolana La produzione lirica del D'Annunzio è quasi tutta nella raccolta intitolata "Laudi del cielo del mare della terra degli eroi". Nel primo volume (Laus vitae) troviamo l'esaltazione del mondo mitico dell'Ellade; nel secondo (Elettra) la celebrazione dei grandi eroi della patria; nel quarto (Merope: Le canzoni delle gesta d'Oltremare) l'esaltazione dell'impresa biblica; ma è nel terzo libro (Alcyone) dove il poeta, dà l'esatta misura delle caratterisiche e dei limiti della sua poesia. Qui il poeta abbandona il decadentismo come malattia e perversione e sviluppa la nuova poetica decadente come ricerca della musica, l'unico fine è quello del cantare per cantare. Abbandonato l'estetismo e il superomismo con tutte le intrusioni psicologiche che ne derivano, il poeta ritorna alla natura, riversando su di lei

Estetismo e superomismo sono i due aspetti caratteristici della personalità e dell'opera di Gabriele D'Annunzio

Estetismo e superomismo sono i due aspetti caratteristici della personalità e dell'opera di Gabriele d'Annunzio A parte le diverse valutazioni che della personalità e dell'opera di Gabriele d'Annunzio vengono date, resta indubbio che lo scrittore di Pescara, ebbe la coscienza polemica del decadentismo e proprio con lui <<la figura del poeta decadente si accampa risoluta fra noi, in un modo che si potrebbe dire programmatico, e la sua presenza si fa così esclusiva che decadentismo e dannunzianesimo diventano una cosa sola, in lui e nei suoi seguaci>>. La prontezza con cui il poeta seppe cogliere le più ardite esperienze intellettuali dell'epoca gli permise di raggiungere una fortuna clamorosa, conquistando rapidamente con l'opera sua una fama europea, spezzando gli angusti limiti entro cui era racchiusa la nostra letteratura e ampliandone la tematica. Temperamento inquieto avido di sensazioni e di esperienze nuove, incapace di intendere la

L'Europa moderna: scoperte geografiche, espansione economica, Riforma

L'EUROPA MODERNA: SCOPERTE GEOGRAFICHE, ESPANSIONE ECONOMICA, RIFORMA L'espansione dei confini del mondo Se osserviamo la dinamica storica, ci rendiamo conto di essere all'origine del più straordinario fenomeno della civilizzazione umana. Gli europei conquistarono e sottomettono gli spazi di un nuovo continente: l'America. E anche le aree costiere dell'Africa e dell'Asia vengono esplorate da navigatori e commercianti, e poi da soldati e missionari. L'Europa si espande oltre i confini continentali grazie alle sue risorse tecniche e militari. Inizia da questo secolo un lunghissimo cammino che porterà alla civiltà borghese e industriale europea e alla sua affermazione a livello mondiale. Crescita e trasformazione economica A questa fase espansiva dell'Europa corrisponde un periodo di forte economia. Il fenomeno più rilevante, è la cosiddetta "rivoluzione dei prezzi", cioè il processo inflazionistico che conduce i prezzi ad a

Dall'epoca delle corti al Concilio di Trento. Il Rinascimento. Storia e cultura

Storia e cultura Carlo V Epoca di massima fioritura atistica della civiltà Europea, il Cinquecento è anche un secolo segnato da pofondi mutamenti e da una complessità e varietà di fenomeni difficilmente riducibili a poche linee organiche. La geografia economica, ma anche il quadro culturale e religioso del mondo medievale, si ristrutturano profondamente: l'unità spirituale europea, l'uniersalità cristiana, sono definitivamente lacerate: dalla Riforma protestante e dalla successiva Controriforma cattolica; la ripresa dell'economia si attua con il progressivo spostamento dell'asse finanziario e commerciale dal Mediterraneo all'Atlantico; le esplorazioni geografiche culminano nella circunavigazione della Terra di cui non solo si riconose la forma, ma anche la collocazione astronomica: il sistema eliocentrico copernicano getta infatti le basi per una nuova astronomia destinata a modificare anche l'immagine che l'uomo ha di sé e del mondo. Nic

I Promessi sposi. Introduzione. Significato storico e valori perenni del romanzo

SIGNIFICATO STORICO E VALORI PERENNI DEL ROMANZO Lucia Mondella. I Promessi sposi Sullo sfondo dei suoi tempi, il romanzo manzoniano rappresenta lo spirito del 1827. Tra una formulazione e un'altra, la narrativa ebbe, cioè, modo di variare d'obiettivi e interessi. E poté sorgere il tempo in cui il romanzo manzoniano avrebbe subìto un'eclissi di fama all'insegna del laicismo classicistico carducciano, oppure, ai nostri giorni, di un'esigente interpretazione laicistica e sociologica. E'stato facile constatare nei Promessi sposi l'affluire  più o meno evidente di linee narrative quali il romanzo storico, il romanzo nero,  il prelievo del tema della fanciulla  iniquamente oppressa, il primo affacciarsi,  al di là del realismo romantico, del determinismo naturalista. Meno è stata rilevata, la parte spirituale e religiosa, deviata per lo più in inchieste  sul maggiore o minore giansenismo o neutralizzata a favore  di una infusione idealistico - sto

I Promessi sposi. Introduzione. Il romanzo nella forma definitiva

IL ROMANZO NELLA FORMA DEFINITIVA Partiti dal primo affacciarsi, a grandi linee, dell'opera nella fantasia dello scrittore, e di lì alla prima redazione e, via via, alle successive elaborazioni fino all'ultima, si è posti, così, davanti ai Promessi sposi quali essi ci offrono nella tersa compattezza della loro realtà artistica: simili, <<a un dio greco splendente nel suo marmo pario>>. Realismo, nella forma dell'opera, e sentimento trascendente e religioso dell'ispirazione. Lucia Mondella. I promessi sposi La struttura La struttura del romanzo spicca fin dapprima nel calcolo degli elementi portanti del racconto, nella congegnata spartizione, episodio per episodio, capitolo per capitolo; nonché, nell'impianto della pagina (descrittiva, dialogica, digressiva). La spartizione originaria era in tomi, che più o meno corrispondono agli attuali gruppi narrativi; ma solo nel romanzo vero e proprio la distribuzione è quella che conosciam

I promessi sposi. Introduzione. Dal Fermo e Lucia ai promessi sposi

DAL FERMO E LUCIA AI PROMESSI SPOSI 17 Settembre 1823 Fermo e Lucia. L'argomento e l'esito del racconto sono in gran parte quelli dei Promessi sposi. Ma quanto diversa ne è la stesura. E non solo, s'intenda, per qualità di scrittura e risultati ed efficacia poetica; ma per il significato conferito agli avvenimenti in rapporto alla concezione della vita e per l'impianto e l'architettura del racconto, portati avanti nell'<<abbozzo>> o <<scartafaccio>> con tale peculiare sviluppo da far parlare, da alcuni, di un vero e proprio romanzo autonomo.  Il gusto del reale Nel Fermo e Lucia abbiamo davanti un Manzoni, con l'occhio attento a motivi e modelli d'oltralpe; il quale si rifà da una parte alla linea dell'idillismo rusticano in voga specie nella fase preromantica; dall'altra al pamphlet volterriano e diderotiano col loro alacre impegno sociale.  Il gusto reale del Fermo e Lucia è allo stato di trascrizione

I Promessi Sposi. Introduzione. La fase di preparazione al romanzo

LA FASE DI PREPARAZIONE AL ROMANZO Alessandro Manzoni L'elaborazione del romanzo manzoniano - inscritta, tra una prima stesura destinata ad assumere il nome di Fermo e Lucia, e il testo definitivo del 1840-'42 - forma uno dei capitoli più singolari della nostra storia letteraria. L'inizio coincise con il periodo di sosta forzata nell'esistenza e nell'attività letteraria dello scrittore, che ebbe luogo dopo la crisi politica del 1821. Dal gennaio è la morte del Porta: colpiti nel lavoro e nella libertà personale sono Confalonieri e Pellico; esule Berchet; e il senso di oppressione e pericolo che segue alla repressione poliziesca insinua in Manzoni un sapore amaro di sconfitta.  Sono anni in cui ha sul tavolo la Pentecoste e l'Adelchi. Allo stesso periodo appartengono la lettera allo Chavet, quella al D'Azeglio, e il Discorso sulla storia longobardica in Italia. E' una trama di lavoro intorno a nuovi temi e ad imprese già avviate, come gl

Da Critica e trattatistica del barocco. di Franco Croce

Da Critica e trattatistica del Barocco.  Nel momento in cui la poesia e la prosa italiane devono rinunciare ad alcuni temi forti: l'esplorazione della natura più profonda di Amore, un solo argomento rimane ad animare il dibattito dei letterati, la sperimentazione sulla forma.  CLAUDIO ACHILLINI: Accolto all'accademia dei Lincei, nel 1622, il suo Rime e prese, rappresenta l'apogeo del barocchismo italiano. Pubblicato nel 1632, è ricco di metafore stravaganti e sorprendenti. Il verso <<sudate, o fochi, a preparar metalli>>, indirizzato a Luigi XIII per la conquista della Rochelle, verrà beffeggiato dalla critica letteraria a partire dal secolo XIX. Alessandro Manzoni lo utilizzerà come richiamo ironico nel XXVIII capitolo de I promessi Sposi.   Claudio Achillini dedica al re di Francia Luigi XIII, in occasione della conquista della Rochelle, il verso <<sudate, o fochi, a preparar metalli>>. SANT'AGNESE A ROMA: Nat