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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

La trattatistica barocco - moderata

Critica e trattatistica del barocco La trattatistica barocco - moderata San Matteo e l'angelo. Caravaggio Con la disputa intonro all'Adone si conclude la stagione delle grandi polemiche che, hanno scandito la storia del gusto italiano tra secondo Cinquecento e primo Seicento.  A metà secolo gli episodi più importanti della storia della critica italiana vanno cercati nella trattatistica sul concettismo. Si tratta di una fase di ripensamentto, e per certi rispetti anche di ristagno, dopo i grandi entusiasmi e le grandi proteste di fronte alla nascita del nuovo stile, per cui l'ansia di novità della cultura secentesca si volge in una direzione differente: l'attenzione si concentra sul perfezionamento delle regole retoriche, sull'aggiornamento dell'estetica, con l'orgoglio barocco nell'affrontare temi non sistematicamente affrontati dagli antichi ma anche con la preoccupazione moderata di evitare attraverso na regolamentazione i difetti d

Da: La trattatistica barocco - moderata

Critica e trattatistica del barocco La trattatistica barocco - moderata Cristoforo Colombo Tommaso Stigliani Tra i più tenaci <<combattenti>> dell'antimarinismo, Stigliani persegue gli ideali classici di misura, eleganza e compostezza stilistica. Esordisce nel 1600 con il poemetto pastorale Il Polifemo che contiene evidenti echi ovidiani e sannazariani. Nel 1627 con il libello dell'Occhiale, Stigliani dà avvio all'aspra polemica sull'Adone mariniano. Lo scrittore mette in luce la povertà tematica e lo stile <<poetastrico>> dell'odiata opera, contrapponendo il rigore classicista alle bizarrie barocche. Nel Canzoniere (1605-1623) auspica il ritorno al petrarchismo. Eppure nella sua scritttura rientrano ancora gli artifici stilistici e le acutezze, proprie degli scrittori seicenteschi. In due riprese, nel 1617 e nel 1628, pubblica Il mondo nuovo, in cui il viaggio di Colombo è narrato sotto il duplice aspetto dell'im

Critica e trattatistica del barocco. Le discussioni sull'Adone

Le discussioni sull'Adone Venere e Adone. Canova  Venere e Adone. Veronese Proprio per l'equivoco che si nascondeva nel nesso tassoniano tra progresso delle scienze e progresso della poesia, la seconda grande disputa letteraria secentesca, svolta sul maggiore poeta del presente, il Marino, disputa poco attenta al rapporto tra la nuova letteratura e la nuova scienza è solo in parte sminuita da questo mancato aggancio culturale: e se in essa non troviamo certo la testimonianza complessa delle varie spinte innovatrici secentesche che ci offre la critica di Alessandro Tassoni, troviamo però schemi più precisi per ordinare le tendenze di gusto secentesche. Nella polemica sul Petrarca era solo la voce dell'innovatore Tassoni che contava; qui si delineano tre posizioni critiche tutte di notevole importanza. Il conservatore, l'accusatore dell'Adone ed iniziatore con il suo Occhiale della polemica, Tommaso Stigliani, superiore all'avversario del Tass